CAMIGNADA 2010

  
Ed eccomi a raccontarvi del mio secondo trail: la Camignada del 01/08/2010.
Questa volta, per comodità, io e il solito gruppetto di amici siamo partiti la sera prima e abbiamo alloggiato ad Auronzo. Cena in un ottimo ristorantino, "La Primula", dove ci siamo divertiti un casino; alle 22  però eravamo tutti a nanna per riposarci bene e affrontare la fatica del giorno dopo. In realtà come al solito non sono riuscito a dormire molto, ma l'intenzione c'era.
Questo trail è stato anche l'occasione per conoscere finalmente qualche amico  "virtuale" tra cui Alvin; è infatti grazie a lui che ho trovato l'albergo. Colazione quindi assieme ad Alvin e al suo amico Luigi alle 5.30 e poi subito a prendere il pullman che ci ha portato a Misurina. Anche qui ho avuto la fortuna di conoscere altri amici di runningforum tra cui i simpaticissimi Armando e Cimaposta. Faceva un po' freddo, ma l'aria ha poi incominciato ad intiepidirsi.
Alle ore 8.00 un botto ha annunciato la partenza e abbiamo cominciato a salire ...
Il percorso è suggestivo, incantevoli le Tre Cime di Lavaredo. Avrei voluto fermarmi ogni cinque minuti per fare delle fotografie per immortalare quel paesaggio splendido, incorniciato da un cielo terso e illuminato da un sole sfavillante. Giornate così perfette e meravigliose sono rare nel corso dell'anno. Ecco i risultati delle mie "fermate", certo non sportive, ma dettate dal desiderio di catturare almeno un frammento di quel paesaggio da favola. Ecco qui,
Sui dettagli del percorso non mi soffermo, perchè è già ampiamente decritto in diversi siti web.
Vi racconterò però le mie sensazioni. Mi sentivo bene, forse anche per merito del paesaggio e per l'allenamento precedente del Transcivetta. La salita è stata faticosa, ma non quanto la discesa. Una decina di km in cui - pur con qualche scivolata e caduta - sono riuscito a mantenere un ritmo abbastanza veloce. Almeno, la sensazione era quella. L'ho capito quando alcuni compagni di "viaggio", che incontravo  lungo il percorso stretto e pieno di sassi, mi chiedevano se volessi passare avanti. Mai successo prima ovviamente che qualcuno mi ponesse tale domanda. L'ho conclusa in 5h e 22'; un tempo soddisfacente per me.
Adesso che vi scrivo sono tutto pieno di acciacchi, mi fa male una caviglia, i polpacci, le cosce, faccio fatica a scendere le scale. Insomma, sono un mezzo rottame (ma tornerò presto a ruggire di nuovo!). Ma sono felice di aver vissuto questa splendida e indimenticabile avventura.
Il prossimo anno mi piacerebbe portare lì anche mia moglie e i miei figli; ma loro sicuramente prenderanno qualche "aggeggio elettronico" per salire e perderanno l'emozione di scoprire il paesaggio passo dopo passo.







4 commenti:

mjaVale ha detto...

Il tuo racconto lo conferma, ieri ne parlavo con un'amica che ha partecipato ed era entusiasta: la metto in calendario per il prossimo anno...
Buone corse ;-)

Alvin ha detto...

Bravo Michele, correre per 5 ore e 22 è da super fighi,io non ce la farei, complimenti, arrivato al traguardo non avrei potuto correre un minuto in più!!!

BlogdiCaio ha detto...

Magiche Dolomiti! E complimenti per i progressi in discesa.

nino ha detto...

immagino il panorama, da solo, ripaga di tutta la fatica.